I ponti di Valencia sul Turia
Oggi scopriamo insieme gli antichi ponti di pietra sul fiume di Valencia che oggi non c’è più, prosciugato e sostituito dai Giardini del Turia, ma che i valenziani continuano a chiamare el Rio, cioé il fiume in spagnolo
La Storia degli antichi ponti di Valencia
La città di Valencia fu fondata più di 2000 anni fa dal console romano Giunio Bruto, su una piccola isola che si era formata nel fiume Turia, che arrivato a un certo punto si divideva in due bracci, per poi riunirsi prima di arrivare a mare.
Essendo attraversata dalla via Augusta, Valentia aveva quindi in principio due ponti, uno nella zona dove oggi troviamo il ponte di Serranos e l’altro dalla parte opposta sul secondo braccio del fiume che con il tempo fu prosciugato e coperto di terra.
Durante i secoli fu costruita una prima muraglia araba intorno alla città e poi una seconda cristiana più grande, restando peró nello stesso luogo il muro che separava la città dal fiume. In corrispondenza di ognuna delle 5 porte dal lato del fiume vi era un ponte, per questo motivo gli antichi ponti di Valencia, costruiti tra il secolo XV E XVII sono solo 5.
Sino alla fine del XIX secolo, quando vennero abbattute le mura e si inizió a ampliare la città, non ne vennero costruiti altri. Tra questi si ricorda il bellissimo ponte della Exposición, inaugurato nel 1909 con decorazioni dell’Art-decó in occasione della grande Esposizione Regionale, ma che fu distrutto dall’inondazion nel 1957.
Si trovava dove oggi è uno dei ponti di Calatrava, che ha preso ufficialmente lo stesso nome, ma che tutti chiamano “La Peineta”
Non solo l’ultima ma varie inondazioni danneggiarono o distrussero i ponti di Valencia lungo la storia, spesso vennero riparati o ricostruiti, sino a quando dopo l’inondazione del 1957 si decise di deviare il fiume al Sud di Valencia, restando il suo letto asciutto dal 1973.
Tutti i ponti successivi furono quindi costruiti sul letto del fiume senza acqua sotto. Alcuni degli antichi furono ampliati per poter dar passo all’intenso traffico, altri furono trasformati in pedonali per evitare che il peso dei grandi autoveicoli potesse dannegiarli. Ci sono quindi attualmente a Valencia 5 ponti antichi, di cui tre sono solo pedonali.
Ponte della Trinità secolo XV
È il ponte più antico della città costruito in pietra e ancora esistente. Possiede 10 archi ed é lungo quasi 160 metri. Maestro dell’opera realizzata all’inizio del 1400 fu Mateu Texido, ma in realtá anche questo ponte dovette essere ricostruito dopo l’inondazione del 1517 e quindi potrebbe essere datato nel XVI secolo.
Durante un periodo fu chiamato ponte dei Catalani, perché sembra che un gruppo di abitanti provenienti dalla Catalogna presero casa in zona, mentre il suo nome attuale deriva dal vicino convento della Trinità che si trova attraversando questo ponte gotico. Su questo vi sono dal 1942 due statue di Santi di uno scultore italiano, che erano prima sul ponte di San Giuseppe e di cui scrivo più sotto.
Ponte di Serranos secolo XVI
Ponte di Serranos è il secondo degli antichi ponti di Valencia. Il nome deriva dal fatto che questo ponte si trovi giusto davanti alla porta di Serranos, una delle due porte di Valencia ancora esistenti. Serranos come per il prosciutto spagnolo deriva dalla parola Sierra, che vuol dire catena montagnosa.
Attraversando questo ponte e passando sotto le Torri di Serrano, arrivavano a Valencia gli abitanti della Sierra, detti appunto Serranos. In epoca musulmana esistevano gía un ponte e una porta in queato punto, e infatti la porta si chiamava di Al-Qántara (il Ponte) propio perché esisteva già una stuttura per attraversare il fiume proprio in corrispondenza di questa porta.
Fu costruito a metà del XVI secolo sotto la direzione di Juan Bautista Corbera. Dispone di 9 archi e da pochi anni è diventato solo pedonale come il ponte del Mar.
Ponte del Mar secolo XVI
Costruito negli ultimi anni del XVI secolo è probabilmente il più bello dei cinque ponti. Una volta, mentre ne raccontavo la storia a un gruppo di amanti della bicicletta valenziani, ricordai che all’inizio di questo secolo veniva attraversato dal tram, ma uno dei ciclista sui 60 anni, chiedendomi scusa mi disse che mi sbagliavo.
Peccato che esistono foto che lo dimostrano. Il nome viene evidentemente dal fatto, che anche se distante dal mare, conduceva a quello che era anticamente il cammino per arrivare al Mediterraneo.
Una piscina rotonda sotto il ponte, ci permette di avere una visione di come potevano essere questi ponti, quando sul letto del Turia, scorreva ancora un fiume. Attualmente da una parte e dall’altra ci sono due belle scalinate.
Il ponte del Real secolo XVI
Conosciuto anche come ponte del Temple, prende il nome dal vicino palazzo del Real distrutto nel 1810 e a cui si arrivava attraversandolo. Le prime notizie di un ponte in questo luogo risalgono al 1350 circa, ma dopo essere stato riparato e ricostruito completamente varie volte a causa dell inondazioni, nel 1595 si decise di costruirlo in pietra, terminando i lavori tre anni più tardi. Iniziati da altri, i lavori furono terminati da Joan Pasqual, maestro della costruzione di mulini, l’unico capace di risolvere le difficoltà della costruzione. Tra il materiali usati, anche lapidi del cimitero del vicino Convento di San Domenico. Il ponte originale aveva una lunghezza di 167 metri e una larghezza di 9,50 metri, con 10 archi e una scala per accedere al fiume sottostante.
Su questo ponte troviamo due statue rappresentanti rispettivamente San Vincenzo Martire e San Vincenzo Ferrer ad opera dello scultore Vicent Leonart Esteve. Il ponte fu ricostruito e ampliato nel 1966 dall’ingegnere Alberto Oñate a seguito dell’inondazione del 1957.
Dal 1968 il ponte è largo 27,30 metri. Per questo ponte furono realizzate nel 1609, 4 statue di santi a Genova, ma durante il trasporto in nave questa fu assaltata dai pirati, e le statue non toccarono mai le terre valenziane.
Ponte di San Giuseppe secolo XVII
L’ultimo degli antichi ponti di Valencia a essere costruito fu quello di San Giuseppe.
I primi dati storici sulla presenza di un ponte in questo luogo, risalgono alla fine del 1400, ma la sua costruzione attuale in pietra fu realizzata dal 1604 al 1607. Opera di Jerónimo Negret y Sebastián Gurrea. Possiede tredici archi, meno ampi di quelli degli altri ponti.
Su due antibecchi, (parti del pilastri dei ponti per separare il flusso delle acque) vi erano due sculture, opera dell’italiano Iacopo Antonio Ponzanelli del 1693, che rappresentavano San Luigi Bertrán e San Tommaso di Villanueva trasferite poi nel 1942 sul Ponte della Trinità.
Sul ponte di San Giuseppe troviamo invece oggi una scultura del patrono delle Fallas, San Giuseppe falegname con un bambino. Durante la storia prese vari nomi, tra i quali Ponte Nuovo, dela Zaidía e della Santa Croce. Fu costruito vicino al convento di San Giuseppe e Santa Teresa e arrivava alla porta di San Giuseppe, abbattuta nel 1868. Da qui il suo nome. Da poco tempo anche questo ponte è diventato pedonale.
La visita guidata ai ponti antichi e alla loro architettura si combina perfettamente con una bella passeggiata nei giardini del Turia dove si vedranno anche 3 ponti più moderni: Il Ponte della Esposizione, il Ponte di Legno e il Ponte dei Fiori.
Questa visita di Valencia si può realizzare sia a piedi, sia come parte del bike tour del Centro storico o del bike tour dalla Città Vecchia all città delle Arti e le Scienze. In ogni caso un’esperienza molto interessante
Alessandro Girardi