Cattedrale di Valencia
La Cattedrale di Valencia, secondo dati storici e i registri, si inizio a costruire nel 1262 sotto la direzione di Arnaldo Vidal, per essere terminata nel 1708 sotto la direzione del suo 11º maestro d’opera Juan Batista Perez Castiel.
Ma in realtà, visto che la Cattedrale si costruì sull’antica Moschea Principale di Valencia, sembra che i lavori di riconversione iniziarono poco dopo 1238, non appena il re Giacomo I conquistò Valencia, e non terminarono mai, perché una volta finita la costruzione principale, seguendo le mode del tempo, gli interni, le facciate le porte continuarono ad essere rimodellate. Nel giugno del 2016 terminarono i lavori di ristrutturazione del museo della cattedrale.
La Chiesa madre, o Seu come qui la chiamano, con 94 metri di lunghezza e quasi 54 metri di larghezza nel transetto, ha tre porte.
Ogni porta è orientata verso un punto cardinale e ognuna fu costruita in un secolo differente, con uno stile differente. Descrivere le porte della Cattedrale vuol dire quindi raccontare molti secoli di storia dell’arte valenciana.
Prima porta della Cattedrale
La prima porta a essere costruita, probabilmente sostituendo quello che era un piccolo ingresso della Moschea, fu la porta romanica detta anche Porta dell’Almoina, perché si apre dove prima c’era l’edificio caritativo dell’Almoina, o anche Porta del Palau, perché si trova dove c’è il palazzo dell’arcivescovo.
Ma ha ancora altri nomi come per esempio Porta di Lerida. Per me qualsiasi nome è valido, quindi che ognuno la chiami come vuole, anche perchè persino il suo stile romanico, considerando il fatto che fu costruita probabilmente intorno al 1270, era un poco in ritardo.
In ogni caso una gran opera d’arte di archi a tuttotondo concentrici, ognuno con una decorazione differente simile a un ricamo. Nei capitelli, appoggiati sulle fine colonne laterali, si trovano da un lato scolpite le storie della Genesi e dall’altro quelle dell’Esodo.
Nella parte superiore della porta si possono osservare le sculture delle teste di 7 coppie di sposi.
Secondo la leggenda, dopo la conquista realizzata da uomini, per ripopolare la città di Valencia con gente cristiana,senza quindi sposarsi con donne di un’altra religione, queste 7 coppie provenienti da Lerida, portano 300 giovani fanciulle.
Qualcuno, con senso più pratico, sostiene che probabilmente furono ritratti lí i finanziatori dell’opera.
Seconda porta della Cattedrale di Valencia
La seconda porta, giusto dalla parte opposta del transetto, si apre sulla stessa piazza della Basilica, nominata Piazza della Vergine. Questa porta di stile gotico viene chiamata Porta degli Apostoli, perché le 12 statue, 6 per ogni lato, scolpite sotto l’archi gotici, rappresentano i 12 apostoli.
In questo caso gli archi, seguendo lo stile gotico, sono a punta. Tra un arco e l’altro si possono osservare tre file di sculture: angeli, santi e profeti. Un dettaglio, che piace spesso sentire agli italiani, è che probabilmente fu autore della porta l’italiano Nicola di Ancona, che dal 1303 al 1354 fu a capo della costruzione della Cattedrale.
Un grande rosone con il simbolo della stella di Davide sovrasta la porta. Sfortunatamente la qualità della pietra usata per le sculture non era sufficiente a durare alle intemperie dei secoli, quindi le statue esposte sono delle copie. Le originali sono conservate all’interno.
Questa porta è storicamente importante, perchè proprio in questo luogo si riunisce da secoli, ogni giovedí alle 12:00 il Tribunale delle Acque, forse il tribunale più antico ancora esistente.
La terza porta della Cattedrale
E per ultima l’attuale porta principale della Cattedrale che si apre sulla Piazza della Reina, in stile barocco.
Questa porta viene detta Porta dei Ferri, dovuto alla cancellata metallica che termina il cerchio nella parte di accesso. Fu costruita tra il 1703 e il 1741 intervendendo diversi architetti e scultori, tra cui l’austriaco Konrad Rudolf, Francisco Padilla e Francisco Vergara.
Il sedile interno è un ottimo pretesto per riposare un poco mentre si ammira più comodamente questa facciata cosí ricca, che grazie alla sua forma, sembra come accoglierci in un abbraccio materno.
Se volete vedere tutte le porte da più vicino, sarò lieto di essere la vostra guida e di raccontarvi numerosi dettagli e aneddoti.
visita guidata centro storico Valencia
Alessandro
Uno speciale ringraziamento a Fabio Moriconi per la cessione di alcune foto.